Percorso Aloisiano
Sulle tracce del Santo dei Giovani
A Castiglione delle Stiviere, nel lontano 9 Marzo 1568, nacque colui che diventerà il Santo Patrono Mondiale della Gioventù: Luigi Gonzaga.
Rinunciando ai propri diritti dinastici di Marchese, Luigi scelse di fare una vita di rinunce e sacrifici votata alla cura dei poveri e degli ammalati, tanto da morire contagiato dalla peste a soli 23 anni il 21 giugno 1591.
Nel 1991 Papa Giovanni Paolo II, durante la sua storica visita a Castiglione delle Stiviere, celebrò Luigi Gonzaga, rendendolo uno dei Santi più amati dal mondo cattolico.
Nella città sono presenti molteplici tracce della sua esistenza, tra cui una stele situata tra le mura del Castello che indica il punto esatto in cui il Santo venne alla luce.
La primissima tappa è la Basilica di San Luigi, che si erge nell’omonima piazza, fu eretta tra il 1608 e il 1625 per la volontà del fratello del Santo, Francesco Gonzaga. Ultimata nel 1727, questa chiesa custodisce la preziosissima reliquia del suo cranio e le spoglie delle sue tre nipoti, le fondatrici del Collegio Vergini.
Per proseguire è consigliabile la visita al Museo Aloisiano dove vengono custoditi importanti tesori che testimoniano la sua appartenenza ad un importante ramo della casata dei Gonzaga di Mantova. Qui vi è è custodita una grande varietà di ritratti, arredi corredi antichi. (il Museo effettua visite solo su prenotazione)
Non può mancare la visita al Duomo (riedificato nel 1761), nel quale il futuro Santo ricevette il Battesimo e la Prima Comunione. Sempre all’interno di questo edificio sacro è sepolta la madre di San Luigi, Marta Tana.
A circa 1 km da Castiglione, sulla strada statale che porta a Desenzano del Garda, si trova il Convento di Santa Maria, ex dimora di campagna della famiglia del Santo.
La storia narra che Luigi Gonzaga si ritirò proprio in questo Convento nel 1854, dopo che il padre gli proibì di abbracciare la vita religiosa. Oltre a questo aspetto storico riguardante il Santo, il Convento è un rilevante sito archeologico di epoca etrusca e romana.
Sulla strada che porta a Desenzano, prendendo una breve deviazione sulla sinistra, si arriva al piccolo Eremo della Ghisiola, suggestiva chiesetta immersa nel verde paesaggio collinare, luogo di riflessione e silenzio. Qui Marta Tana, madre di S. Luigi, si recava per pregare davanti all’affresco della Madonna della Rosa.