Tra prati aridi e zone umide
Il paesaggio castiglionese è caratterizzato da un susseguirsi di dolci colline e sinuosi profili, in un gioco di conche e rilievi, memoria dell’antico ghiacciaio che qui ha depositato i suoi detriti. Il paesaggio è arricchito no solo da boschi e corsi d’acqua ma anche da prati aridi e zone umide.
MONTE MERLO
I prati aridi sono caratterizzati da un suolo povero e secco: questi fattori sono molto importanti dal punto di vista naturalistico perché presentano un ottimo habitat quindi una grande biodiversità naturalistica. Il Monte Merlo è il perfetto esempio dei prati aridi castiglionesi; rilevante è la presenza di alcune specie di orchidee dei generi Ophrys, Anacamptis, Cephalanthera, Orchis e Platanthera, e una notevole fauna entomologica tra cui spiccano farfalle come le Melithaea athalia e didyma, i più comuni e appariscenti Macaoni , Podaliri, Occhi di Pavone , Vanesse Vulcano e Vanesse dell’ortica, oltre a rettili, piccoli mammiferi e uccelli tra cui molti rapaci. La salita premia con una vista mozzafiato.
ZONE UMIDE
Nonostante le zone umide costituiscano una piccola parte del territorio di Castiglione delle Stiviere, esse offrono una immensa ricchezza dal punto di vista animale e vegetale. Oltre alle molteplici specie animali (il raro tarabuso, l’airone rosso, bianco e cenerino, il martin pescatore, la folaga, il tuffetto, il falco di palude), vanno segnalate anche le numerosissime specie vegetali (i canneti, i cariceti, i boschi igrofili, la vegetazione riparia erbacea e l’abbondante presenza della rarissima Viola elatior, comunemente detta Viola maggiore). La zona umida di Valle rappresenta un’oasi di pace per flora e fauna, e, parallelamente, anche un piccolo angolo di paradiso per tutti gli amanti della natura.
LOCALITÀ ASTORE
Inserita nel cuore delle Colline Moreniche di Castiglione delle Stiviere, la frazione di Astore è immersa in un caratteristico paesaggio agrario all’interno del quale si rileva un’altra interessante zona umida, situata immediatamente a nord della frazione, che confluisce le sue acque nel vaso Albana, che scorre immediatamente più a valle passando accanto all’abitato.